Mentre scorrono a fiumi le discussioni sui giovani e la rete, sulla efficacia di una didattica che parli lo stesso linguaggio dei nostri ragazzi, sulla necessità di “informatizzare” docenti e insegnamento, in alcune scuole, a causa di problemi burocratici, viene meno la consegna delle LIM, mentre il monte si ridimensiona a spese delle TIC.
Il decreto legge n.180 del 10 novembre 2008 contenente “Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca” è stato convertito in legge. Leggi il seguito di questo post »
Ho letto un interessante articolo di Monica Ceci nel settimanale Gioia sulla scuola mista e la scuola multiculturale in Italia. Come scuola multiculturale la giornalista riporta l’esperienza del professionale Bertarelli di Milano; una scuola a indirizzo commerciale e turistico frequentato da studenti di ben 37 nazionaità diverse, con una percentuale di allievi stranieri del 65% nelle sezioni diurne e oltre il 90% nelle classi serali, di cui almeno la metà di loro non ha mai studiato l’italiano prima di sedersi tra quei banchi. Leggi il seguito di questo post »
Vediamo di mettere a fuoco i temi della Riforma Gelmini sia dal punto di vista del governo che da quello dell’opposizione. Per fare questo, utilizzo un articolo di sintesi uscito sulla Repubblica del 23 ottobre a firma di Mario Reggio. Ho scelto volutamente un giornale sicuramente non filo-governativo e riporto integralmente i punti della riforma come vengono messi a confronto.
Come avrete notato, il nostro discorso sulla scuola negli ultimi giorni ha visto diradarsi gli interventi sull’argomento in attesa di dati più certi, che sembra siano ormai arrivati. Approvato in data odierna dalla Camera dei Deputati, infatti, il DL n.137 del 1 settembre 2008, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università, si avvia a diventare operativo (è previsto che vada i vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale). Tanti i dubbi, le perplessità, le polemiche, le vignette satiriche circolate sul web e sulla carta stampata in questi giorni e tante le proteste che infuocheranno il clima di questo ottobre già per altri versi tanto critico.
Mentre i sindacati si mobilitano per protestare contro le riforme proposte del ministro Gelmini, ricordiamo che già nel 2001 Letizia Moratti commissionò all’ISTAT un sondaggio tendente a rilevare il gradimento di famiglie e docenti nei confronti del maestro unico.
Ecco i dati sulle preferenze relative ai primi quattro anni della scuola elementare:
MODULO: si sono espressi a favore il 60% dei genitori ed il 59 % dei docenti
MAESTRO CON ORARIO PREVALENTE: ha dichiarato di preferirlo il 12,4% dei genitori ed il 22,4% dei docenti
MAESTRO UNICO: è risultato gradito al 26,4% dei genitori ed al 16,7% degli insegnanti.
Saranno bastati sette anni a far cambiare opinione a chi dovrebbe rispettivamente usufruire e fornire un servizio così importante per una nazione civile?