Tutor online qualificati

Il blog del gruppo Tutor Online Qualificati

100° post

Posted by Luca su 8 febbraio 2009

Mi sono accorto di aver raggiunto il 100° post con l’articolo sull’amore  e la rappresentazione teatrale di Facebook.

Tempo fa ho letto un intervento di Elle al raggiungimento del suo 100° post: mi ritrovo appieno nella sue considerazioni.

P.S. il gruppo aggiunge una piccola postilla per festeggiare adeguatamente l’avvenimento:

Auguri, luca!

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29 Risposte to “100° post”

  1. Elle said

    Grazie della “citazione” Luca…il 100° post non si scorda mai eh?!? 🙂
    Ironia a parte, sono contenta di ritrovarmi qui oggi a condividere con te il tuo numero 100! E poi, ti ricordi? il mio centesimo post coincideva con l’attribuzione del “premio Dardos” che mi arrivava, fatalità, proprio da questo blog dei tutor…quindi non posso che unirmi, a maggior ragione, ai vostri festeggiamenti.
    Complimenti per questo “traguardo” ed auguro a te e a tutto lo staff dei tutor on line altri 100, 1000 post sul vostro cammino.

  2. Luca said

    Ciao Elle,
    ti ringrazio. Ti leggo sempre.. eh si, ora poi sto prendendo grandi decisioni, ho passato il sabato e la domenica a pensare e ripensare.

  3. Elle said

    Grazie per la “fedeltà di lettura” Luca, anch’io vi leggo, anche se non ho sempre tempo a sufficienza per intervenire come vorrei, ma sto cercando di recuperare, infatti stavo commentando su un altro tuo post.
    Uhm…”grandi decisioni”, “pensare e ripensare”…un week end impegnativo allora!
    Ti lascio alle tue riflessioni, a presto.

  4. Luca said

    Ciao Elle, si è così, a volte mi capita di mettere in atto comportamento reiterato e so che non mi porta da nessuna parte. Così questa volta sto pensando ora smetti Luca.

  5. Auguri Luca! Per il tuo centesimo post faccio un’eccezione a ciò che ci siamo detti in privato. Comunque ti leggo sempre, e anche l’ultimo sul lavoro l’ho trovato proprio un bel post: W la meritocrazia!

  6. Luca said

    Ciao Lady, si la meritocrazia questa sconosciuta. Io comunque sono arrivato alla conclusione che la via della formazione non mi ha portato a niente, quindi non mi iscriverò a Psicologia.

  7. Io penso che essere preparati sia di per sé una gran soddisfazione. I soldi si fanno in un altro modo, magari inciuciando o facendo i palazzinari a forza di mazzette e profanazione del verde (anche risparmiando sul materiale, l’importante è che quando ci scappa il morto nessuno possa risalire a te): amarezze a parte, avere il proprio patrimonio in testa è una gran soddisfazione, e quello poi, non te lo possono portare via. L’unica tassa da pagare è l’invidia, ma per quello, basta mantenere un profilo basso, e limitarsi a sorridere bonariamente sotto i baffi. Ovviamente, chi li ha.

  8. Luca said

    Certo Lady sulla formazione hai ragione, non dirlo a me che ho investito sempre sulla via professionale. Ma se non mi ha portato risultati perchè continuare a seguirla. Sono qua che ho preso una decisione di non iscrivermi e mi sento in colpa, uffa.

  9. Perché dici che non ti ha portato risultati, non hai imparato nulla? La tua preparazione non ne è uscita migliorata? Se dici che non ti ha portato riconoscimenti economici beh, ci posso credere. Ma mi sa che oggi per i riconoscimenti economici non basta più neanche la tessera del partito; oggi vanno di moda spacciatori e truffatori ergo… non ci tengo per niente a essere ricca. Se fossi in te mi iscriverei a psicologia se mi interessa, non mi ci iscriverei se non mi interessa: facile no?

  10. Luca said

    Si certo che è facile messa così. Non è poi tanto il riconoscimento economico il fine della formazione. La formazione dovrebbe tendere a migliorare le funzioni lavorative che svolgiamo. Se seguo corsi e mi aggiorno lo faccio per crescere professionalmente. Quando invece mi trovo in un mercato del lavoro appiattito verso il basso, le funzioni sono di basso livello e quindi non serve nè viene richiesta una professionalizzazione. Se so cose, mi sono preparato ho investito tempo e risorse (studiare la sera, o prima di andare al lavoro come facevo quando ero educatore non è sempre piacevole) vorrei avere anche un ritorno professionale. Ecco tutto questo si ricollega alla meritocrazia e alla qualità della formazione.

  11. Se segui questo principio va a finire che ti abbrutisci e diventi un analfabeta di ritorno: io personalmente ho scelto di investire su me stessa (avrà ragione la pubblcità che dice “perché io valgo”? ) e ti assicuro che la vita mi dà spesso molta, molta soddisfazione, anche nei confronti di quelli che prendono dieci volte il mio stipendio.

    I singoli episodi te li racconto a voce.

  12. romaguido said

    Ci sono qualità e virtù che neppure 100 percorsi accademici presso le più prestigiose università internazionali potranno mai dare. Ciò detto, è molto difficile che i molteplici interessi coltivati e le competenze acquisite da qualcuno su questo blog potranno mai sortire in un “analfabetismo di ritorno”.
    P.S. Chiedo scusa ai lettori per l’off topic.

  13. In effetti ho sbagliato a rispondere qua a Luca, visto che mi sono resa conto da parecchio di parlare una lingua diversa dai cervelloni che popolano questo blog: l’analfabetismo di ritorno colpisce barba di plurilaureati con un grande bagaglio di “competenze acquisite”, se poi queste competenze non le alimentano e non le coltivano. Ma, visto che parli di interessi “coltivati”, allora sì, è decisamente “off topic”, perché non è di questo che stavo parlando con Luca.

    E a proposito di off topic, messaggio personale per Luca: che ti avevo detto?

    Ah, quasi dimenticavo! Tu dici “ci sono qualità e virtù che neppure 100 percorsi accademici presso le più prestigiose università internazionali potranno mai dare”, e hai ragione: tra queste c’è decisamente l’educazione.

  14. Ne ho dimenticata un’altra, non meno importante: le scuse a tutti gli altri autori di questo blog, cui ovviamente non mi riferivo e per cui nutro il massimo rispetto.

  15. romaguido said

    Sicuramente l’educazione, il rispetto, la discrezione, i principi etici, l’umiltà, il senso della misura, il saper affrontare gli argomenti in maniera tale che possano riguardare e interessare tutti i lettori, il mettere tutti a proprio agio e, sopratutto, il non fare del web il proprio cortile di casa.
    Guarda caso mi riferivo proprio alle competenze di Luca e al fatto che non sarà la rinuncia ad un altro titolo che ne sminuirà le qualità già possedute per circostanze diverse dagli studi universitari.
    Per quanto mi riguarda, sono ben lieta di parlare la mia lingua; mai e poi mai vorrei usare un eloquio come quello che ho avuto modo di leggere su qualche blog, nel quale mi guardo bene dall’intervenire.

  16. Cara Rosamaria, il mondo è bello perché è vario: comunque ci sono molti modi per rispettare il prossimo, e uno di questi è permettergli di essere diverso. Il web poi, non è il proprio cortile di casa, è il cortile di tutto il mondo, ma uno ha ampio modo di selezionare i siti che gli interessa frequentare e quelli che lascia ad altri: ogni simile ama il suo simile, e non c’è niente di male in questo.Tu parli di “affrontare gli argomenti in maniera tale che possano riguardare e interessare tutti i lettori”, e questo credo sia impossibile, perché non ritengo ci sia un solo argomento al mondo che interessi “tutti”. Poi, un blog è padronissimo di selezionarsi il suo pubblico; per esempio c’è chi censura le parole scherzosamente ammiccanti ma io, per esempio, tengo bene a mente che “stare seri” ed “essere seri” sono due aspetti che potrebbero non coincidere: io sono impegnata da una vita nel soccorso al prossimo, e ti assicuro che gli psicologi, operatori, assistenti sociali, più validi sono quelli meno impettiti e formali, anche quando si tratta di religiosi.

    Per quanto riguarda l’eloquio, sono invece perfettamente d’accordo con te: anch’io amo parlare la mia lingua.

    Tornando a Luca, che non conosco, non metto in dubbio che sia una persona di grande valore e competenza: quello che io intendevo dire è che “il disuso toglie l’uso”, e mi pare di aver capito che Luca sia un essere umano, e quindi soggetto alle medesime leggi di natura di tutti noi miseri mortali, tra cui, fatalmente, la perdita, sia pure solo parziale, di competenze non utilizzate.

  17. romaguido said

    La veste editoriale di un blog presuppone un ambito di discussione più o meno definito, un tono adatto all’argomento, una lingua che permetta o meno agli altri di capire di cosa si stia parlando.
    Trattando di scuola, di formazione, di web, di bambini e adolescenti, noi siamo letti da docenti, studenti, genitori, blogger, internauti, ma anche da comuni cittadini cui l’argomento trattato di volta pin volta otrebbe interessare.
    Questo porta a privilegiare un linguaggio e dei toni che siano, per quanto possibile, piuttosto impersonali, e non, appunto, quelli che si potrebbe usare nel proprio cortile di casa.
    Non metto in alcun dubbio che professionisti seri possano essere, al tempo stesso, spiritosi e disinvolti, ma, in genere, in un blog come il nostro si scrive di argomenti che non sempre si giovano di certe battute, adattissime, invece, ad altri siti.
    Una nostra prerogativa è, inoltre, e lo abbiamo più volte ribadito, l’assoluta libertà e responsabilità degli autori di tutto quanto viene messo on line. Non usiamo, quindi esercitare alcuna censura, a meno che non sia lo stesso autore a voler sistemare il tiro di qualche suo post. Lo stesso criterio viene seguito per i commenti. Devo tuttavia ricordare in questa sede che solo in un caso abbiamo bocciato, motivandolo, un commento di denuncia che, oltre ad essere off topic, violava le vigenti leggi sulla privacy.
    Per concludere, dirò che il curriculum di Luca è talmente ricco che la mancanza di un ennesimo titolo non lo metterà sicuramente a rischio di “abbrutimento” o “analfabetismo di ritorno”. Ciononostante, laddove egli sia effettivamente motivato, non mi pare di scorgere alcun ostacolo ad una sua ulteriore prosecuzione degli studi.
    A conti fatti, credo che sia abbastanza maturo per decidere della propria vita professionale e universitaria, stabilire i pro e i contro di entrambe le scelte, optare, infine, per quella che più dell’altra fa al caso suo.

  18. giuro che ho letto tutto il papiro in questa pagina e…mi sono perso! ‘Azz, il termine “off-topic” deve essere rivisto dopo questa discussione perchè è limitante! 😀

    Se posso condividere solo un pensiero da “gestore” di blog ci tengo a precisare che non è sempre semplice avere a che fare con persone che la pensano totalmente diversa da te, o addirittura in modo assurdo, ma che delle buone argomentazioni valgono più di frasi tipo “i cervelloni che popolano questo blog”.

    (non me ne vogliate e non voglio far polemica, non conosco ne i motivi ne chi l’ha scritto, ma attaccare in questo modo equivale a quando ci si mette le mani addosso per strada: per quanto uno ti abbia provocato, passi dalla parte del torto.)

    PS: per i toni, rispetto e quant’altro basterebbe ovviamente seguire la Netiquette, come so che sapete…
    PPS per Luca: non farlo per il “pezzo di carta”, fallo per te stesso. Quando ti senti più ricco, hai fatto la cosa giusta.

  19. dimenticavo…

    PPPS: su un blog serissimo si può scherzare, chi lo vieta? Nel mio caso solamente mi pongo con il nick che vedete perchè oltre allo stare serio vorrei esserlo. Anche quando si scherza, perchè no? Ovviamente lo scherzo deve essere non off-topic… (se volete leggere le ultime due frasi del mio post su radio vaticana…!)

  20. Caro Alberto, capisco che possa esserti “perso” nella discussione perché ci si sarebbe perso chiunque, e questo perché lo “scambio di vedute” cui hai assistito non era circoscritto a questo post o a questo blog; se io uso frasi tipo “i cervelloni che popolano questo blog”, che capisco possa risultare “aggressiva”, è solo per difesa: sono veramente stanca, e anche profondamente perplessa, di questo rimbeccamento continuo da parte di questa persona, che sembrerebbe dovuto a motivi personali se ci conoscessimo e se ce ne fossero, ed è a sua volta una forma di aggressione.

    Luca ha espresso qui, quindi pubblicamente, delle sue perplessità sul mondo del lavoro e sull’opportunità di formazione o meno, e su quello gli ho risposto sottolineando il valore della formazione a prescindere dai ritorni, o dall’amarezza che possa derivare da un impiego lavorativo poco soddisfacente. E’ chiaro che è adulto e vaccinato e “abbastanza maturo per decidere della propria vita professionale e universitaria, stabilire i pro e i contro di entrambe le scelte, optare, infine, per quella che più dell’altra fa al caso suo”, (e sicuramente non ha neanche bisogno dell’avvocato difensore); qui ci si stava semplicemente confrontando sul valore della formazione (e quindi siamo in linea coi motivi ispiratori del blog), e riflessioni personali, lette da “docenti, studenti, genitori, blogger, internauti, ma anche da comuni cittadini”, non possono che aiutare a comprendere il pensiero delle persone, a capire cosa porta a rinunciare o a continuare un percorso di formazione. In fondo anche tu gli hai detto la stessa cosa quando hai affermato “non farlo per il “pezzo di carta”, fallo per te stesso. Quando ti senti più ricco, hai fatto la cosa giusta.”. Mi sembra un’opinione che sia più che lecito esprimere, e non un’indebita ingerenza.

    Poi, anche sulle indebite ingerenze, ognuno ha la sua opinione…

    Comunque io mi fermo qui, augurandomi che non ci siano provocazioni ulteriori: e ovviamente auguri a Luca, per il suo centesimo post e per qualsiasi cosa deciderà per la sua vita, che gli auguro luminosa e piena di esperienze positive e di soddisfazioni lavorative e umane.

  21. Se non vi conoscete dubito che siano motivi personali.

    Alla tua disquisizione sul fatto che “Luca ha espresso qui, quindi pubblicamente, delle sue perplessità sul mondo del lavoro e sull’opportunità di formazione o meno”

    io leggo solo che RomaGuido ha risposto

    Ci sono qualità e virtù che neppure 100 percorsi accademici presso le più prestigiose università internazionali potranno mai dare. Ciò detto, è molto difficile che i molteplici interessi coltivati e le competenze acquisite da qualcuno su questo blog potranno mai sortire in un “analfabetismo di ritorno”. (non vedo l’ingerenza. Lei scrive su questo Blog)

    e tu hai rimbrottato “cervelloni che popolano questo blog”.

    Conversazione->(Presunta)provocazione -> schiaffo.

    Parliamo se volete nel merito della questione di Luca, ma non altro. Altrimenti si apre un altro topic o un altro blog, a mio modo di vedere. Se gli altri non comprendono, è una discussione sterile (e non me lo aspetto da questo blog) e fate prima (e meglio) a scambiarvi il numero di telefono.

  22. Caro Alberto, purtroppo non si può avere un’opinione globale esaminando un singolo episodio: io credo che i motivi personali potrebbero esserci, magari per altre risposte su altri argomenti, e per questo avevo già deciso di non intervenire su questo blog (come vedi, la situazione ha altre radici). Io avevo pregato di metterci un punto, ma evidentemente qui pullula di avvocati (tu che prendi le parti di romaguido che prende le parti di Luca, per il quale nutro sentimenti di rispetto e simpatia, e che quindi forse non ne aveva bisogno).

    Tu dici, e sono d’accordo con te “Parliamo se volete nel merito della questione di Luca, ma non altro. Altrimenti si apre un altro topic o un altro blog, a mio modo di vedere. Se gli altri non comprendono, è una discussione sterile (e non me lo aspetto da questo blog) e fate prima (e meglio) a scambiarvi il numero di telefono”: ma allora, se ritieni che sia opportuno metterci un punto, perché hai rilanciato la palla? E’ vero che io la raccolgo, ma io sono parte in causa.

    Romaguido scrive su questo blog, per carità, è il suo blog, e per quanto mi riguarda mi può pure mettere in spam, è in suo potere e in suo diritto. Ciò non toglie che, ma esprimo sempre una mia opinione, ci mancherebbe, l’osservazione secondo me era inopportuna.

    Ma tanto qui, mi pare che nell’inopportuno ci stiamo cadendo un po’ tutti…

    *** Signore, dammi la forza di non rispondere ulteriormente… ***

  23. Mi pare di aver preso le parti di come dovrebbe vedere la situazione un blogger, ammesso (e non concesso) che io lo sia.

    Se sul mio blog mi metto a discutere di che film guardiamo stasera lo posso fare, ma se il post parla di guerra in Iraq e qualcuno mi dice che sono “leggermente” off-topic non posso che dargli ragione.

    Io non ho rilanciato nessuna palla: l’inopportuno non sono stato di certo io!

    Non puoi dire “*** Signore, dammi la forza di non rispondere ulteriormente… ***” perche’ leghi le mani agli altri, interrompendo di fatto una discussione tirandotene fuori.

    Per inciso, le violazioni sono state molteplici (fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Netiquette):
    # Non condurre “guerre di opinione” sulla rete a colpi di messaggi e contromessaggi: se ci sono diatribe personali, è meglio risolverle via posta elettronica in corrispondenza privata tra gli interessati.
    # Non pubblicare messaggi stupidi o che semplicemente prendono le parti dell’uno o dell’altro fra i contendenti in una discussione.
    # Non pubblicare mai, senza l’esplicito permesso dell’autore, il contenuto di messaggi di posta elettronica o privati.

  24. Luca said

    Vedo grande movimento nel blog e considero sempre un blog dinamico migliore di un blog noioso.
    Comunque l’articolo era relativo al 100° messaggio nel blog quindi a un messaggio di produttività e di festa.
    In un mio commento ho poi introdotto una mia auto-riflessione sul valore della formazione e sui suoi ritorni sia in termini economici che di inquadramento lavorativo. Seguire un percorso formativo comporta un investimento economico e temporale e anche la rincuncia a una parte delle attività del nostro tempo libero. Perchè si seguono corsi?, quale formazione per il lavoro) quale rapporto tra la teoria e la pratica. Si è poi parlato molto dell’analfabetisno di ritorno, ma certo non vale per me che ho sempre studiato anzi anche troppo. Certo un pò vi siete scaldati, ma mica siamo delle educande svizzere. Giuste sono le considerazioni di Rosamaria e di Alberto sul valore dell’autoformazione per sé, ci ho creduto anche io per molto tempo. Il fatto è che nel mondo del lavoro italiano le mansioni sono appiattite verso il basso e studiare serve solo per poche professioni; per il resto ci si trova a barcamenare con funzioni di basso livello che non richiedono competenze professionali. Lady parla di analfabetismo di ritorno e questo si verifica in un mercato del lavoro che frusta la tua voglia di fare e che non ti incentiva a seguire programma di formazione permanente. La life long learning è ancora un’utopia per la maggior parte dei lavoratori italiani. Da noi prevale ancora la concezione del lavoro come fastidio, come qualcosa da sbrigare per poter vivere la propria vita.
    Per Lady: ci sono molti cervelloni in questo blog? Certo siamo nati da un gruppo che si chiamava “Tutor on line qualificati dopo il corso”, il nome era mio: un corso ci qualifica in ogni modo, certo poi sta a noi e non solo a noi l’esigenza di mettere in pratica quanto appreso.

  25. Luca said

    Non vi contrariate, la discussione accesa produce comunque dibattito e confronto.
    Altrimenti uno leggerrebbe il giornale da solo e senza confrontarsi con nessuno. Ognuno ha una propria visione dei fatti e della vita e un proprio modo di rapportarsi.
    Invito infatti tutti i lettori a dire la propria opionione in merito al rapporto tra formazione e lavoro, tra formazione e aspettative economiche e professionali, tra formazione e modello professionale.
    Ora vi saluto, a domani.

  26. no Luca, non mi sono contrariato 🙂
    comuqnue come diceva Andreotti (giusto?) “parlane bene, parlane male, purchè se ne parli”: hai portato a casa, con questo, 26 commenti su un topic decisamente poco entropico! 😀

  27. Giorgia C said

    Senza voler togliere nulla alla discussione in corso, torno al commento 8 di Luca…bravo Luca, ottima decisione quella di non iscriverti!!! Lo sai che ti supporto in questo 🙂 Sei già tanto tanto formato, meglio rivolgere lo sguardo altrove e cercare nuove motivazioni al di fuori dello studio o della formazione. Forza!

  28. e tanto per cambiare mi son persa la mia fetta di torta,
    mai che arrivo in tempo 😦
    tanti auguronissimi, e 100 di questi post 🙂

  29. Luca said

    Ciao Irish, ancora sei in super orario festa.
    Eh già, ieri ho letto la pubblicità di un nuovo bar a Perugia, c’era scritto happy hour senza ricarica, quindi mangi e bevi fino a quando non ce la fai più? Eh si una buona festa mi piace.

    @ Giorgia,
    sono qua a pensare e ripensare, uffa.

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