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Le ragioni dell’altro

Posted by romaguido su 30 ottobre 2008

Ho trovato in rete un post di cui apprezzo la profondità di pensiero e che mi sento di sottoscrivere in pieno; ve ne riporto la citazione conclusiva:

“Per essere efficace, il dialogo […] deve riconoscere la differenza delle voci impegnate nello scambio e non decidere anticipatamente che una di loro costituisca la norma mentre l’altra si spieghi come deviazione, ritardo, o cattiva volontà. Se non si è pronti a mettere in discussione le proprie certezze ed evidenze, a porsi provvisoriamente nella prospettiva dell’altro – pronti ad ammettere che, in quell’ottica, ha ragione -, il dialogo non può avvenire.”

Michel Sauquet

Mi sembra un ottimo spunto di riflessione per un blog come il nostro, che fa del dialogo costruttivo e democratico un suo punto di forza.

P.S. Complimenti, Luca, per non aver rigettato ostinatamente a priori tesi diverse dalle tue e per aver mostrato di voler comprendere le ragioni dell’altro fino a rivalutarne, almeno in parte, le argomentazioni.

3 Risposte to “Le ragioni dell’altro”

  1. Luca said

    Certo Rosamaria, ascolto sempre quello che mi dicono le persone. Poi se sento che queste dicono cose che pensano le ascolto ancora di più. Poi posso rimanere della mia idea: pensare che i docenti e i maestri siano lenti e non rock (ora la dico alla Celentanto), ma senza pregiudizi: non tutti i docenti sono dei lumaconi.

  2. spaziocorrente said

    Per esserci il dialogo devono necessariamente esserci due interlocutori disposti ad ascolatare. Sembra una banalità, ma quante volte ascoltiamo veramente senza pensare nello stesso istante a quello che vogliamo dire?. Ho scritto oggi un post che parla di diversità. Non è altro la diversità che il punto d’incontro di un dialogo?. Si urla troppe volte al dialogo ma ho l’impressione che la maggior parte delle volte il fine è il convincimento dell’altro e non lo scambio delle nostre idee.
    Si parte dal dialogo con se stessi per arrivare al dialogo con gli altri. E’ un punto fondamentale. Però come afferma la citazione di Sauquet bisogna sapersi mettere in discussione, guardare sotto il tappeto delle nostre convinzioni e, la cosa che ritengo più difficile, vedere il problema con gli occhi dell’altro. In ogni caso anche se restermo sulle nostre posizioni un dialogo ha sempre qualcosa da lasciare, e quel qualcosa si chiama crescita. Non mi pare poco!.

  3. romaguido said

    Parole sante, spaziocorrente, parole sante!

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